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Immagine del redattoreNanni Acquarone

Organizzazione e sviluppo dei programmi didattici


Postato da Nanni

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I programmi didattici e la maniera di organizzarli sono stati il tema dell'incontro di oggi tra la professoressa Cecilia e Nanni. I vostri commenti e suggerimenti saranno i benvenuti. Il filo conduttore è necessariamente il nostro viaggio. Su questo sfondo si possono trovare molti spunti interessanti. Teniamo conto che bisognerà che il lavoro venga fatto nell'ambito più generale dei programmi scolastici delle prime due classi del biennio dei licei. Poter conservare l'indipendenza tra i professori sarà certamente una buona cosa che cercheremo di ottenere. Ma, a mio parere, è soprattutto vitale che i ragazzi siano interessati dagli argomenti e stimolati ad approfondire i temi. Ci è sembrato che si possa costruire qualcosa di buono in questo senso se si potrà guardare, oltre al lavoro su specifici temi scientifici, di cui mi pare ci sia abbondanza, all'incontro con le popolazioni locali, che vivono in condizioni marginali pressoché lungo tutto il percorso. Ci sono, credo, due linee di lavoro possibili, oltre all'immediato sviluppo di temi specifici di studio, ad esempio su geografia, clima, ecc. . Da una parte gruppi di ragazzi potrebbero preparare ciascuno una parte di un "kit" multimediale (che si può pensare privo o quasi di testo da tradurre in inglese) costruito apposta per illustrare ai ragazzi Inuit il nostro Paese, così lontano dalla loro esperienza. Dall'altra un po' di ricerche mirate servirebbero da base per domande appropriate da porre agli stessi ragazzi Inuit e ottenere da loro informazioni sul loro modo di vita e di percepire il mondo che li cinrconda e le sfide che pone loro. I popoli delle regioni che attraverseremo sono in condizioni "marginali" sia climaticamente che culturalmente ed economicamente, e lo sono sempre stati, per noi eurocentrici. Lo scambio culturale dovrebbe essere estremamente illuminante e particolarmente ora, che noi e tutto il pianeta stiamo avviandoci ad affrontare condizioni mai prima conosciute, quando si poteva pensare che le risorse fossero infinite. Infine sembra importante che l'avanzamento del lavoro sia continuamente documentato sul nostro sito e sulle nostre aree di Facebook, dove lo scambio di opinioni è più immediato, così da aprire il tema a tutti gli interessati, ragazzi, famiglie, professori, equipaggio ed amici. Rimangono da predisporre alcunbi strumenti informatici per ospitare la documentazione, ma questo sarà presto fatto, non appena i programmi didattici saranno meglio definiti.

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