6 Agosto 2012, h 16.58 - Postato da Salvatore
Pond Inlet. Mani che sventolano lungo la strada di duro sterrato e di morbida polvere accumulata ai lati. Volti che sorridono sferzati dalla luce radente del sole di mezzanotte. Sono mani e volti di bambini, riuniti in frotte, che vagano per le vie. Solo loro e pochi, pochissimi, adulti in giro. Si direbbe che è la loro ora, frizzante. Si cercano, si trovano, giocano. Giochi semplici, ancor più che a Paamiut. Uno ha una canna, pesca dal ballatoio della scala esterna di casa, l'amo si è perso tra l'erba. Un'altra indossa una maglia quattro volte più grande di lei... a soddisfazione ... e fa roteare, come fossero eliche, le parti delle maniche in eccesso. Due si spingono a vicenda su una bicicletta che non ha più la ruota posteriore ma solo le rotelline laterali. Altri ancora si rincorrono; vedendoti arrivare si separano disponendosi ai lati della strada; stendono un filo per ostacolare il tuo passaggio; il filo non c'è ma la mimica è perfetta; la prima volta ci caschi e ti blocchi; dalla seconda partecipi al gioco e fingi un inciampo; loro ridono e, scoperti, si avvicinano ... give the five... e ti porgono il palmo della mano. Tante mani si agitano lungo le strade, un cenno con la testa, un saluto ... welcome to Pond... Si tengono a distanza finché non gli dedichi attenzione, passano, si voltano, sorridono... are you those on the boat? Tanti volti sorridono per le strade di Pond Inlet, fessure al posto degli occhi, abbagliati dal sole di mezzanotte. Felici. Salvatore